S.ISIDORO 2014 IL CAPPELLO ALLE NIPOTI DI TERESIO PERONA
ALCUNE IMMAGINI DELL’ESIBIZIONE SUL CARRO
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Nell'anno dei rettori Giuseppe Tamagnone e Giovanni Sansalvadore l'Incanto del Cappello sembra ritrovare vitalità e nuova linfa,
grazie anche ad un concorso per ragazzi lanciato dalla Compagnia di S.Isidoro. Con il supporto immancabile di Cantoire,
Majorettes e Filarmonica, il cappello vola a 250 euro e se lo portano a casa le sorelle Ilaria e Rossella Oddone, nipoti di Teresio
Perona, indimenticato strambottista villanovese, cui dedicano la propria vittoria, con Ilaria che ricorda come da bambina fosse stato
proprio il nonno ad avviarla sul carro. Per la cronaca la gara viene aperta da Pas Brosas, la prima extracomunitaria ad aggiudicarsi
il cappello, nel 2013, abbandonando per un attimo il suo dialetto filippino e raccogliendo applausi più che meritati, ma è Maria
Baiotto la vera star di questa edizione, quella cui vanno i complimenti maggiori dei presenti e degli stessi rettori. Insegnante
elementare e strambottista di talento, la Baiotto, oltre a salire sul carro per declamare le proprie rime, vanta la preparazione del
discorso di Brosas e di ben 5 giovani talenti: Luca Sansalvadore e Giulia Carlucci, nipoti del rettore Giovanni Sansalvadore,
preparatissimi ed esordienti in grande scioltezza e i tre fratellini Filippo,Simone e Paola Dellaferrera, già vincitori dell'edizione
2011 e anche all'epoca sotto l'egida della maestra strambottista. A completare l'alternanza di poeti dialettali, la più numerosa da
almeno 20 anni, sul carro anche Franco Cravero (vincitore di quattro edizioni tra il 1992 e il 2012), e i cugini Sito, Pamela e
Gianluca, giovani e talentuosi trionfatori dell'edizione 2010 coadiuvati, oggi come allora, da Gianfelice Gallea. Numerose le
autorità presenti alla manifestazione , e fra di esse anche il nuovo comandante della Compagnia Carabinieri di Villanova, capitano
Gianfranco Pino, omaggiato da diverse citazioni degli strambottisti in gara. Nuovi rettori per il 2015 le famiglie Viglino e
Marocco, per il paese e Piero Sclaverano per le cascine.
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